giovedì 12 febbraio 2015

La Sentenza sul Novo Isee

La sentenza sancisce "la fondatezza del ricorso di illegittimità dell'art.4, comma2, lettera f) del D.P.C.M. n.159/2013, violazione e falsa applicazione dell'art.5 del Decreto Legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito con modificazioni nella legge 22 dicembre 2011, n 2014. Eccesso di potere per irragionevolezza e manifesta ingiustizia. (…) dell'art.5 D.L. Cit, nel determinare che si sarebbe dovuta “....adottare una definizione di reddito disponibile che includa la percezione di somme, anche esenti da imposizione fiscale”, doveva interpretarsi da parte dell'Autorità emanante nel senso di eliminare le lacune della precedente regolamentazione, ove era considerato privo di reddito chi, pur disponendo di cespiti anche cospicui non era soggetto a relativa dichiarazione IRPEF (ad es: redditi tassati all'estero, pensioni estere non tassate in Italia, dipendenti di stati esteri, quali la Città del Vaticano, lavoratori frontalieri con franchigia IRPEF, coniugi divorziati percipienti assegno di mantenimento per i figli) come confermato del contesto integrale dello stesso art.5 che prevedeva una maggiore valorizzazione della componente patrimoniale ed il rafforzamento del sistema dei controlli, anche al fine principale del risparmio di spesa mediante sostanziale “emersione” di situazioni di “povertà fittizia”

Ed infatti la sentenza sottolinea come “il DPCM, quindi, per non incorrere nella violazione di legge e nella ancor più diretta violazione delle norme costituzionali sopra richiamate avrebbe dovuto dare luogo a disposizione orientate in tale senso....”

Dunque è evidente anche per lo stesso collegio giudicante quanto fosse illegittimo e forzato il travisamento di un articolo di legge (art.5) nato per limitare la VERA evasione fiscale ed invece applicato in maniera vessante sulle persone con gravi disabilità e sui loro familiari arrivando a criminalizzarli per la loro condizione di bisogno!!!

Ma la sentenza continua osservando con una certa indignazione: “Non è dato comprendere per quale ragione, nella nozione di “reddito”, che dovrebbe riferirsi a incrementi di ricchezza idonei alla partecipazione alla componente fiscale di ogni ordinamento, sono stati compresi anche gli emolumenti riconosciuti a titolo meramente compensativo e/o risarcitorio (…) alle persone che versano in stato di disabilità e bisogno economico (...)”
E continua spiegando chetali somme, e tutte le altre che possono identificarsi a tale titolo, non possono costituire “reddito” in senso lato ne' possono essere comprensive della nozione di “reddito disponibile” di cui l'art.5 D.L. Cit, che proprio ai fini di revisione dell'ISEE e della tutela della “disabilita” è stato adottato.”

Ma, ed è significativa la sottolineatura del collegio giudicante di smascheramento degli slogan adottati dal legislatore per nascondere la palese ingiustizia affermando che non può 
“ convenirsi sul punto con le difese delle Amministrazioni costituite, secondo cui tali estensione della nozione del “reddito disponibile” (…) sarebbe temperata o bilanciata dall'introduzione di deduzioni e detrazioni chein gran parte dei casi ridurrebbero l'indicatore (….) In primo luogo, il riferimento alla “gran parte dei casi”, attesta che ciò non avviene in tutti i casi e tale conclusione, per un atto normativo di carattere generale, non appare razionale.”
Quindi “l'Amministrazione dovrà provvedere a rimodulare tale nozione valutando attentamente la funzione sociale di ogni singolo trattamento assistenziale, previdenziale e indennitario e orientandosi anche nell'esaminare situazione di reddito esistente ma, per varie ragioni, non sottoposto a tassazione IRPEF.”
La sentenza rileva altresì che “Non è dato comprendere per quale ragione le detrazioni dall'art.4, lett. d), nn.1),2),3),  siano incrementate per i minorenni, non individuandosi una ragione per la quale al compimento della maggiore età, una persona con disabilità, sostenga automaticamente minori spese ad essa correlate. Ne' è convincente sotto tale profilo la tesi di difesa erariale, secondo cui i minori con disabilità non possono costituire nucleo a se, gravando l'obbligo del mantenimento in capo ai genitori, e per i maggiorenni è relativamente più facile ridurre sostanzialmente l'ISEE, se non azzerarlo, potendosi non considerare il reddito dei genitori. Tale conclusione non appare sostenuta da elementi specifici, almeno statistici, che dimostrano il grado di incidenza sulla popolazione dei disabili maggiorenni costituenti “nucleo a se” rispetto a quelli che non possono farlo, (…)


La sentenza quindi stabilisce la rimodulazione dell'indistinta differenziazione tra disabili maggiorenni e minorenni che consente un incremento di franchigia solo per questi ultimi non considera l'effettiva situazione familiare del disabile maggiorenne”.




Questa è la Sentenza:






















1 commento:

  1. Tutto questo è stato possibile grazie a due donne con le " palle" (pardon) Maria Simona Bellini e Chiara Biemme, che non si sono rese promotrici di un ricorso che vedeva Davide contro Golia.
    Genitori H, stanchi di essere vessati da provvedimenti legislativi capestro, che gettavano nella povertà più totale famiglie già penalizzate da una condizione di disabilità grave esistente all'interno delle proprie famiglie, hanno creduto in questa battaglia e con uno scatto di dignità hanno detto basta a un governo che sempre più spesso si fa forte con i deboli e debole con i forti!! Una battaglia iniziata con una manifestazione organizzata sulla pagina fb dal Coordinamento Nazionale famiglie di disabili gravi e gravissimi e portata avanti da un gruppo di genitori venuti da più parti d'Italia per protestare a Piazza Montecitorio il 31 Luglio del 2013 contro la modifica del'ISEE che l'allora governo Letta stava per mettere in atto! Un battaglia, per molti, già persa in partenza, quei molti che tacciavano questi genitori essere degli sbiellati che volevano solo mettersi in evidenza!! Questo gruppo di sbiellati ha dimostrato che erano nel giusto e la legge gli ha dato ragione. Se oggi, alla luce di questa sentenza , c'è chi tenta di stravolgerla , i familiari tutti dei disabili saranno ancora in prima linea pronti per vincere anche sulla Guerra!! Saby52

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