domenica 12 aprile 2015

IL GOVERNO FA CASSA SUI DISABILI



Ci avevano detto che il Nuovo Isee serviva per individuare i falsi poveri e per supportare le persone con disabilità più gravi. 
Ci avevano detto che il nuovo isee sarebbe stata una misura più equa.

Erano solo slogan, adesso lo hanno finalmente ammesso esplicitamente.

Il sottosegretario all’Economia, Enrico Zanetti, ha chiarito, rispondendo ad un interrogazione parlamentare che: «Sentiti gli uffici competenti dell’amministrazione finanziaria in merito alla richiesta di rafforzare le misure agevolative in favore dei soggetti disabili e delle loro famiglie giova ribadire che qualsivoglia iniziativa normativa dovrà necessariamente tener conto degli effetti negativi sui saldi di finanza pubblica per i quali è opportuno reperire idonei mezzi di copertura finanziaria».

Dunque era come abbiamo sempre denunciato noi: il nuovo isee serve a contrarre la spesa sociale.
Il Governo deve far cassa e sceglie di tagliare i servizi ai cittadini più fragili.

Andremo avanti, siamo convinti di ottenere giustizia anche in Consiglio di Stato, ma disposti anche ad arrivare oltre. 
Perché l'abuso di potere si combatte solo attraverso la giustizia.

Piccola citazione: «Problema: un pazzo costa allo Stato 4 Reichsmark al giorno, uno storpio 5,50, un criminale 3,50. In molti casi un impiegato statale guadagna solo 3,50 Reichsmark per ogni componente della sua famiglia e un operaio non specializzato meno di 2. Secondo un calcolo approssimativo, risulta che in Germania gli epilettici, i pazzi eccetera ricoverati sono circa 300.000. Calcolare: quanto costano complessivamente questi individui a un costo medio di 4 Reichsmark? Quanti prestiti di 1.000 Reichsmark alle coppie di giovani sposi si ricaverebbero all’anno con quella somma?» .
(Problema riportato nei manuali di aritmetica delle scuole elementari del Terzo Reich. La citazione è ripresa dal libro di Marco Paolini, Ausmerzen. Vite indegne di essere vissute, Einaudi, 2012)

«Lo storpio va soppresso senza dolore. Così si fa. Loro non lo sanno, e comunque non hanno nulla nella vita. Basta però non essere teneri! Non siamo mica femminucce! È proprio perché siamo teneri che le prendiamo dai nostri nemici. (…) E lo stesso avviene con gli scemi o i mezzi scemi. Perché persino i mezzi scemi hanno grandi famiglie, e per uno scemo si possono nutrire sei soldati feriti. Naturalmente non tutto è giusto per tutti. Alcune cose non vanno neanche a me, ma qui stiamo parlando in generale».
(Sonke Neitzel, Harald Welzer, “Soldaten. Le intercettazioni dei militari tedeschi prigionieri degli Alleati”, Garzanti, 2012).





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